Canali di competenza

Relativamente all'estensione della rete in manutenzione (complessivamente 2.664 Km + 28 Km in sinistra Astico), possono essere indicati i seguenti valori:

- corsi d'acqua utilizzati unicamente per lo scolo delle acque: 1162 Km (con tratte presidiate da argini per una estesa di circa 156 Km);

- corsi d'acqua con funzioni miste di scolo e di irrigazione: 1.211 Km;

- corsi d'acqua finalizzati esclusivamente all'irrigazione: 453 Km + 28 Km in sinistra Astico (comprensivi delle reti su condotte in pressione per circa 322 Km).

Tale rete, che costituisce il complesso delle "opere pubbliche non classificate di bonifica ed irrigazione", è stata successivamente integrata dalla Regione che, con D.G.R.V. n° 3260 del 15/11/2002, con l'affidamento ai Consorzi di Bonifica di ulteriori corsi d'acqua nella formula della "Delegazione Amministrativa". Con tale provvedimento, infatti, la Regione ha individuato la "Rete Idraulica Primaria" di propria competenza, affidando tutto il rimanente reticolo di corsi d'acqua pubblici, anche di 3° e 2° categoria, ai Consorzi di Bonifica competenti nel territorio. Oltre alle vallette direttamente confluenti nel reticolo principale regionale, sono stati affidati i seguenti corsi d'acqua classificati:

Consulta l'allegato Tab 1 - Elenco canali in delegazione amministrativa

Lo sviluppo della rete in delegazione amministrativa è pari a 79.40 Km.

IMPIANTI E STAZIONI DI SOLLEVAMENTO

Come precedentemente illustrato, il territorio è caratterizzato da una particolare morfologia, differenziandosi tra ambiti collinari e di pianura, e presenta un diffuso reticolo idraulico di competenza regionale il quale, a causa dell'elevato dissesto idrogeologico presente nei bacini montani, è costituito da vettori di elevata pensilità anche in ambito pedecollinare: pensilità che, ovviamente, obbliga i medesimi livelli idrometrici anche ai propri affluenti. Si è, quindi, determinata la formazione di aree idraulicamente intercluse anche in ambito collinare e pedecollinare (racchiuse, cioè, tra le arginature affluenti di diverso ordine) che, nel tempo, sono state sistemate mediante sottopassi idraulici (Torrente Alpone, ...) o gallerie (area Fimon, ...); più recentemente, la moderna tecnologia ha portato alla realizzazione di impianti idrovori con allontanamento, quindi, delle acque mediante sollevamento meccanico. Le aree soggette al deflusso meccanico sono pari a 35.562 ettari servite dai seguenti impianti:

Consulta l'allegato Tab 2 - Impianti idrovori

La potenzialità complessiva, comprensiva degli impianti minori, è pari a circa 55.000 l/s.

 

Tab 1 - Elenco Canali in delegazione amministrativa
Tab 1 - Elenco Canali in delegazione amministrativa
Tab 2 - Impianti idrovori
Tab 2 - Impianti idrovori