Funzioni e attività

Bonifica

Nonostante l’intensa attività che viene svolta dal Consorzio, anche con la realizzazione di nuovi lavori, si riscontrano ancora diverse aree che necessitano di particolari e urgenti interventi di recupero ed ammodernamento delle opere di scolo, al fine di assicurare il rispetto dei franchi di bonifica a vantaggio sia delle zone agricole che delle aree urbane-produttive e delle infrastrutture presenti, queste ultime ormai intimamente connesse col reticolo idrografico minore. La circostanza assume particolare valenza nell’ambito delle opere affidate a seguito dell’applicazione della L.R. n. 9/83, le quali in molti casi, fatta eccezione delle aree interessate da recenti interventi che hanno ampliato il reticolo di scolo, si trovano ancora in uno stato di grave insufficienza determinato sia dal deposito di materiale terroso proveniente dalle tratte superiori, che dalla presenza di vegetazione arbustiva ed arborea in alveo.

In linea generale in ambito collinare è prevalente la necessità di recuperare la funzionalità degli alvei torrentizi, mentre in ambito vallivo di pianura le maggiori problematiche riguardano l’insufficienza del reticolo in relazione, sia al contenimento delle piene che alla conservazione dei rilevati arginali anche nei confronti di nutrie, volpi, tassi, ecc.

Nella parte valliva del comprensorio, ove sono invece presenti strutture e sistemi idraulici già in esercizio da vari decenni, le maggiori problematiche derivano, da un lato dall’aumento, a volte violento, del carico idraulico prodotto a seguito dell’elevata urbanizzazione, dall’altro dalla naturale vetustà di opere e manufatti.

Inoltre, da un punto di vista più generale, il territorio manifesta una notevole dipendenza dalle condizioni della rete primaria di scolo di competenza di altri Enti, in quanto opere classificate di 2° e 3° categoria (per la maggior parte pensili) incaricata del vettoriamento delle piene proveniente dai bacini montani: Progno di Illasi, sistema Chiampo-Alpone-Tramigna, Fiume Fratta, Fiume Agno-Guà, sistema Bacchiglione-Retrone, Torrente Astico-Tesina.

Irrigazione

Varie opere hanno necessità, oltre che della ordinaria manutenzione, di interventi strutturali, per la razionalizzazione della risorsa; in attesa di realizzare ormai indispensabili nuove opere, è sempre necessario dar corso, regolarmente negli anni, a lavori di manutenzione particolari su fondamentali opere irrigue (bacini di Lavagno, del Fibbio, del Canale Maestro, del bacino Ronego, del bacino Ottoville, del bacino Liona, del canale Mordini).

In particolare il prelievo e distribuzione delle acque per irrigazione a beneficio di colture agricole avviene attraverso l'immissione nei campi di adeguate quantità d'acqua in rapporto alle tipologie di piante coltivate e alle precipitazioni piovane. La garanzia delle portate necessarie deriva dalle concessioni di prelievo dal canale L.E.B. che consentono l’alimentazione di canali irrigui e di impianti irrigui a goccia. La presenza di impianti pluvirrigui nella zona pedemontana viene garantita dalla presenza di pozzi.

Ambientale

Il Consorzio effettua anche attività di produzione di energia pulita nel pieno rispetto delle risorse del territorio attraverso le sette centrali idroelettriche della zona pedemontana di cui:

  • n. 3 centrali idroelettriche entrate in funzione nel 2008 e costruite dal Consorzio di bonifica con finanziamenti propri e provenienti della Regione Veneto ;

  • n. 4 centrali idroelettriche acquistate dal Consorzio nel 2008.

Gestionale

Tramite l’introduzione di nuovi sistemi tecnologici, l’implementazione degli strumenti informatici in dotazione e lo sviluppo dei processi esistenti, l’Ente orienta le proprie attività perseguendo lo scopo di facilitare lo scambio delle informazioni e l’interconnessione delle procedure, attraverso la dematerializzazione della produzione documentale, al fine di favorire il perseguimento degli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità di gestione.

Data la nuova configurazione assunta dall’Ente, caratterizzata da complessità di tipo logistico ed organizzativo, e l’esigenza di porsi in costante relazione con il “mondo” della pubblica amministrazione, le attività amministrative sono volte al potenziamento dei processi virtuosi in atto e laddove, insussistenti o carenti, l’avvio di nuovi, con la convinzione che gli stessi possano rendere il “sistema della bonifica” partecipe fattivamente all’attività istituzionale pubblica .

Attraverso l’attivazione di una piattaforma tecnologica sono in corso miglioramenti nei processi logico-organizzativi, tracciando i flussi documentali e supportando l’operatore nell’espletamento delle procedure e al rispetto delle tempistiche e metodi di collaborazione.

Tale piattaforma tecnologica permette inoltre di attivare canali di interazione tra gli uffici dell’Ente e l’utente, il quale può accedere alle informazioni di gestione e programmazione e di fruire di documenti divulgativi, assicurando pertanto comunicazione bidirezionale.

Conclusioni

Le attività attuate dal Consorzio riguardano la manutenzione delle opere di bonifica attraverso il monitoraggio degli impianti idrovori e dei canali di scolo sia con il proprio personale sia utilizzando sistemi di telecontrollo che permettono la lettura dei livelli e la posizione delle paratoie o lo stato (arresto o marcia) delle pompe su PC; la progettazione di nuove opere di bonifica al fine di mantenere sempre attivo ed efficiente lo sviluppo dell'agricoltura (progetti P.I.N e P.S.R.) e la conservazione delle risorse naturali (progetti LIFE); la partecipazione alla programmazione territoriale (PAT, PATI, PTCP) per rendere gli interventi adeguati nelle zone che necessitano di maggiori controlli.

Pertanto la sorveglianza e la manutenzione delle reti e dei manufatti attraverso le operazioni di pulizia e diserbo dei canali di scolo e della manutenzione degli impianti idrovori per garantirne un corretto funzionamento fanno sempre parte dell’operosità del Consorzio di bonifica ma, parlare dell’attività del Consorzio esclusivamente in questi termini risulta oggi riduttivo.

Il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta trae stimolo dalla propria natura fondamentalmente “privatistica” volta però all’“interesse pubblico” per diffondere al cittadino informazioni sulle attività che vengono svolte e sui programmi in essere, e per questo motivo è importante l’attività di divulgazione con a tema “Che cos’è un Consorzio di bonifica” attraverso le scuole con concorsi e visite guidate agli impianti o ai bacini di laminazione. Promuove inoltre la partecipazione ad eventi organizzati da ANBI con la “Settimana della Bonifica” o con enti locali come le Provincie con la “Giornata mondiale dell’acqua”.

Concludendo torna perfetta la descrizione data da Serpieri secondo il quale la bonifica integrale risulta essere “la coordinata attuazione di tutte le opere e le attività che concorrono per adattare la terra e le acque ad una più elevata produzione e convivenza sociale" (da A. Serpieri “La bonifica nella storia e nella dottrina”, Bologna 1957).