19 giugno 2018
CONFINDUSTRIA VICENZA E GIOVANI IMPRENDITORI EDILI VIVONO IL TERRITORIO
Nella mattinata di venerdì 01 giugno, si è svolta la visita al cantiere dei lavori per la messa in sicurezza del fiume Agno Guà, il cosiddetto bacino di monte del Trissino, da parte dei Giovani Imprenditori Edili e di Confindustria di Vicenza.
Una visita promossa e voluta dalla coordinatrice, dott.ssa Maria Marangoni che ha voluto sensibilizzare gli operatori economici alla condivisione di obiettivi con gli enti locali e rinnovare così la sensibilità verso un territorio importante per la Valle.
Un incontro quindi tra il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, rappresentato dal presidente Silvio Parise, dal direttore Gianfranco Battistello e dal geometra Alfredo Salerno mentre per l'impresa affidataria dei lavori, Consorzio Stabile Medoacus, era presente il presidente dott. Capparotto Gabriele.
All'inizio il direttore del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta ha esposto agli imprenditori il progetto quale importante opera di contenimento ai piedi della vasta zona collinare ed in secondo luogo quale supporto naturale al bacino di Montebello, tra i primi in Italia per portata. Ha fatto notare che sussisteva la necessità di un manufatto di controllo delle acque senza che tutto dipendesse dalla presenza o meno di un operatore, come accade con l'apertura o chiusura a Montebello.
La zona qui, fortunatamente offriva un territorio piuttosto ampio con una curva naturale del fiume e sfruttabile in caso di necessità grazie all'inserimento di scolmatori. Le prove svolte a Voltabarozzo con un plastico a dimensioni ridotte, hanno confermato gli studi ed è così in fase di ultimazione un'opera per un contenimento a pieno regime di circa 2 milioni e 700 mila mc di acqua.
Il prossimo bacino di valle, in fase di assegnazione dei lavori da parte della Regione Veneto, ai piedi di quello di monte, andrà ad aumentare la sicurezza del territorio con un ulteriore milione di mc di contenimento.
Alla fine dei lavori, la parte sub-collinare avrà manufatti per un totale di oltre 4 milioni e mezzo di metri cubi. Ipotizzando un evento calamitoso di rilevanti proporzioni, le opere diventeranno determinanti per la salvezza delle zona ai piedi della Valle dell'Agno.
I Giovani Imprenditori hanno poi visitato il bacino notando come la natura abbia ripopolato la zona del cantiere con l'insediamento di Topini (una specie simile alle rondini) e dei Gruccioni, uccelli migratori molto colorati che fanno un particolare nido all'interno della cavità del terreno con cunicoli fino a 3 metri, oltre a lepri, ed animali di sottobosco.
Come hanno tenuto a sottolineare il Direttore ed il presidente Parise, nel corso della visita, quello che inizialmente era stata vista da parte della cittadinanza come un'opera invasiva, ora si sta rivelando, ad ogni step completato, una realtà per gli sportivi con un percorso pedonale, per i ciclisti, con le piste a loro dedicate e per la comunità sfruttando gli argini percorribili che fungono da contenimento di un territorio senza ricorrere alla cementificazione.
" Ringrazio dell'interesse dimostrato verso l'opera, per la competenza delle domande sollevate. Dimostrano curiosità ed attaccamento al territorio" è stata la dichiarazione del dott. Capparotto.
La specificità del paesaggio, le risposte esaustive, lo studio del progetto in conformità all'ambiente, tutto ha coinvolto gli intervenuti, che hanno gradito e condiviso un percorso di operatività del Consorzio Alta Pianura Veneta sul territorio.
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