Salviamo le coltivazioni

20 luglio 2015

Salviamo le coltivazioni

RISCHIO SICCITÀ.

Il clima torrido mette in pericolo la disponibilità idrica


L’appello del Consorzio «Salvare le coltivazioni» L’ente di bonifica in prima linea per salvare i torrenti «Ma non va pregiudicata la produzione agricola» Se l’anno scorso l’acqua non èstata un problema,quest’anno il rischio siccità è concreto. Tra gli effetti principali la sofferenza delle colture, ma anche dei pesci nei corsi d’acqua, minacciati dalle situazioni di secca e dall’alzarsi della temperatura. Anche l’altra mattina, polizia provinciale e volontari del Bacino Agno-Chiampo ne hannosalvati quattro quintali lungo il torrrente Agno-Guà.
Il consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta è al lavoro anche per scongiurare situazioni di questo tipo. «A fronte di questa situazione, che da straordinaria sta diventando sempre più ricorrente - spiega il presidente Silvio Parise -, occorre porre in atto adeguate misure a salvaguardia dell’ambiente e della fauna».
«Il nostro Consorzio - aggiunge - svolge un ruolo fondamentale, come tutti i Consorzi di bonifica, che attraverso l’irrigazione assicurano la salvaguardia dell’ambiente e della fauna ittica, oltre a fornire l’acqua preziosa per le colture».
È chiaro però che il perdurare della siccità richiederà un uso più responsabile dell’acqua. «L’impiego di acqua per le produzioni agricole - sottolinea il presidente - potrà anche essere calmierato, ma di certo non può rrivare ad una riduzione tale da pregiudicare la sopravvivenza delle colture destinate all’alimentazione umana ed animale, nonché alla sopravvivenza delle stesse imprese agricole. Quando si compiono queste scelte occorre agire con attenzione e coscienza, ma è fondamentale decidere, affrontare i problemi ed optare per la soluzione meno impattante ».
Tra le “oasi felici” c’è il Basso Vicentino. «È grazie alla quotidiana immissione attraverso il sistema leb - spiegano dal Consorzio - e dal fatto che l’acqua è in quantità superiore rispetto al fabbisogno per uso irriguo».