Scolo Bisatto ingrossato .Scongiurata l'esondazione

04 marzo 2016

Scolo Bisatto ingrossato .Scongiurata l'esondazione

Tecnici del Consorzio di bonifica Alta pianura veneta in azione, per preservare dagli allagamenti le Valli di Fimon e la Riviera Berica. Le acque portate dallo scolo Bisatto fino ad Este, nel Padovano, sono state fatte confluire, attraverso il sistema Leb, nel fiume Bacchiglione per mettere in sicurezza il territorio. In tal modo, è stato possibile evitare l'esondazione del canale, ingrossato dalle abbondanti precipitazioni cadute nelle ultime ore nell'area. Per l'occasione, dunque, il fiume Bacchiglione si è trasformato in un bacino di invaso, grazie ad opportune manovre idrauliche effettuate dai tecnici del consorzio. Il fiume è andato così ad assolvere ad una funzione simile a quella propria dei bacini di Montebello Vicentino e di Caldogno. «Dallo scorso fine settimana ad oggi - ha sottolineato il presidente del Consorzio di bonifica Alta pianura veneta Silvio Parise -, milioni di metri cubi d'acqua sono stati immessi nel Bacchiglione, che era tecnicamente pronto a ricevere queste acque, data la perdurante siccità degli ultimi mesi, salvando tutto il Basso Vicentino da un probabile allagamento di vasta entità. Le azioni condotte sono state rapide, precise ed efficaci, in quanto in situazioni di questo tipo non è possibile attendere, ma occorre la necessaria fermezza e competenza per mettere in atto le manovre indispensabili a salvare i territori. Ed in questo caso, l'area preservata dai danni è stata decisamente vasta. Il costante monitoraggio idraulico del territorio e la competenza nello svolgimento delle azioni, conseguenti a periodi di abbondanti e concentrate precipitazioni, sono fondamentali per preservare i territori da allagamenti di vasta portata, con conseguenze significative».