DOVE SIAMO

Le sedi

I Cantieri operativi e gli impianti

in loc. Zerpa del Comune di Arcole (VR), a circa 6 km dalla sede di S. Bonifacio, è ubicato il centro logistico principale di proprietà consorziale. L’area è composta da più fabbricati (officina, magazzino, capannone ricovero, falegnameria, servizi ed impianto idrovoro) e da un piazzale logistico aperto di circa 7.000 m2; il sito funge anche da principale punto di avvio dell’attività del personale operaio;

in loc. Graizzara di Merlara (PD) è ubicato un secondo centro logistico di proprietà demaniale con ricovero attrezzi, in prossimità di un impianto idrovoro; il sito funge anche da punto di avvio secondario dell’attività del personale operaio;

in loc. Casaletti di Illasi (VR) è attivo un centro operativo di proprietà demaniale di controllo degli impianti pluvi-irrigui. E’ qui presente un alloggio di circa 120 m2 per personale di servizio

a circa 30 metri dal palazzo principale è presente la vecchia sede dell’ex Consorzio Liona Frassenella, di proprietà del Demanio. Trattasi di un fabbricato realizzato negli anni ’60, in cui, al piano terra, trovano spazio l’officina consortile (mq 230), l’archivio storico (mq 70) dell’ex Consorzio Riviera Berica e dei Consorzi in esso confluiti nella precedente riorganizzazione ed il magazzino per il materiale di consumo (mq 140). Al piano superiore è presente un appartamento della superficie di circa 140 mq, attualmente occupato dal custode;

in Loc. Toara di Villaga (VI) a circa 3 km dalla sede di Sossano, il Consorzio ha attualmente in affitto un capannone della superficie di circa 1.140 mq con attiguo un ampio piazzale esterno. Il fabbricato è utilizzato per il deposito delle varie attrezzature necessarie all’attività consortile (gruppo elettrogeno, motobarche, elettropompe, motopompe, materiale edile, ecc.);

in Loc. S. Agostino del Comune di Vicenza, a lato dell’impianto idrovoro, è presente un piccolo magazzino attualmente utilizzato quale punto di partenza per le attività del personale di campagna impiegato nella parte nord-ovest di Vicenza;

un secondo magazzino è ubicato in loc. Costozza del Comune di Longare (VI). Trattasi di un fabbricato di circa 35 mq affiancato all’esistente impianto di sollevamento irriguo, attualmente utilizzato quale punto di partenza per le attività del personale di campagna impiegato nella zona sud-est di Vicenza (Valli di Fimon);

nel Comune di Montecchio Precalcino (VI), Via Bassana 6, a circa 9 km dalla sede di Thiene, è ubicato il centro logistico di proprietà consortile. L’area è composta da un nuovo magazzino completo di officina (700 m2) e spazi per uffici (100 m2) ed un fabbricato di ricovero mezzi (500 m2), nonché da piazzali logistici aperti di circa 4.500 m2. Il sito funge da avvio dell’attività del personale operaio di campagna e di guardiani.

in merito alle attività attuate dal Consorzio, correlate alla realizzazione delle risorse idriche ed, in particolare, al loro sfruttamento in termini di produzione di energia elettrica “pulita”, sono in funzione, da ottobre 2008, tre centrali idroelettriche di proprietà del Consorzio, installate lungo le condotte pluvirrigue in pressione, e precisamente:

“Centrale Ø 1600” è ubicata in località “Ponte sull’Astico” nel Comune di Sarcedo, in prossimità del ponte sull’Astico della S.P. Vecchia Gasparona, e si avvale della portata di 3000 l/s derivata dall’adduttrice principale Ø 1600 mm con un salto netto di 23 metri.

“Centrale Ø 900”: installata nella porzione di territorio compreso fra le località “Cà Fusa” in Comune di Sarcedo e “Contralonga” in Comune di Montecchio Prec., lungo un tratto della condotta primaria Ø 900 mm derivata dal Ø 1600, con potenza di 200 kW e 1.060.000 kWh/anno di energia elettrica producibile, grazie ad un salto netto di 19 metri di dislivello ed una portata di 1200 l/s.

“Centrale Ø 600”: installata nella parte meridionale del Comune di Montecchio Prec., in prossimità della Zona Artigianale Astichelli lungo un tratto della condotta Ø 600 mm derivata dal Ø1600 con una potenza 100 kW e 530.000 kWh/anno di energia producibile, sfruttando un salto netto 29 metri di dislivello ed una portata di 400 l/s.

Mappa della rete idrografica

I servizi di reperibilità del 2023
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La struttura operativa

Il Consorzio opera avvalendosi principalmente del personale dipendente sia per la gestione generale che per l’attività di esercizio e manutenzione delle opere.

Attualmente il Consorzio ha un organico di 113 dipendenti fissi e da n. 25 operai avventizi stagionali nel periodo da marzo a novembre di ogni anno.

La struttura operativa è articolata su tre aree omogenee di attività, così definite:

Area Amministrativa Territoriale

Area Affari Generali

Area Tecnica Territoriale

Ciascuna area è suddivisa in Settori operativi, dotati di autonomia funzionale ed organizzativa.

L’intera struttura è diretta, coordinata e sorvegliata dalla Direzione.

Ulteriori e dettagliate specifiche inerenti la struttura organizzativa vengono esposte nella

Il Territorio Servito

Sotto il profilo idrografico di scolo, il comprensorio è diviso in due grandi aree ricadenti nei seguenti bacini idrografici:

– il bacino di rilievo nazionale dell’Adige ai sensi della legge 18 maggio 1989 n.183;

– i bacini di rilievo nazionale di Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione (Alto Adriatico) ai sensi della legge 18 maggio 1989 n.183

Il Bacino idrografico del fiume Adige ha una superficie di circa 1.493,56 Km2. Per tale bacino idrografico, in cui il comprensorio consortile ricade per 518,32 Km2 (pari a 4,27% dell’intero bacino idrografico), il sistema scolante utilizza, quale recapito finale, alcuni affluenti diretti dell’Adige, così di seguito elencati:

  • il progno di Valpantena;
  • il fiume Fibbio;
  • il progno di Illasi;
  • il torrente Alpone e affluenti.

Il Bacino del fiume Brenta-Bacchiglione ha una superficie di circa 5.392,94 Km2 e interessa la provincia di Trento e tutte le province del Veneto, tranne Rovigo. Gli affluenti del suddetto bacino idrografico, in cui il comprensorio consortile ricade per 1.211 Km2 (pari a 21,18% dell’intero bacino idrografico), sono così di seguito elencati:

  • fiume Fratta;
  • fiume Agno Guà;
  • fiume Bacchiglione e affluenti;
  • torrenti Astico-Tesina;
  • fiume Astichello. 

Il comprensorio del consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta presenta un assetto idraulico variamente articolato e risultante da un’attività svoltasi attraverso più fasi differenziate nel tempo, in forma progressiva e graduale, con interventi sia pubblici che privati.

Relativamente all’estensione della rete in manutenzione, possono essere indicati i seguenti valori:

  •  Corsi d’acqua utilizzati unicamente per lo scolo delle acque: 1.162 Km (con tratte presidiate da argini per una lunghezza totale di circa 156 Km);
  • Corsi d’acqua con funzioni miste di scolo e di irrigazione: 1.211 Km;
  • Corsi d’acqua finalizzati esclusivamente allirrigazione: 453 Km + 28 km in sinistra Astico (comprensivi delle reti su condotte in pressione per circa 322 Km);

Tale rete, di lunghezza complessiva pari a circa 3.000 km, costituisce il complesso delle “Opere pubbliche non classificate di bonifica ed irrigazione”, è stata successivamente integrata dalla Regione Veneto che, con D.G.R.V. n° 3260 del 15/11/2002, ha affidato ai Consorzi di Bonifica ulteriori corsi d’acqua nella formula della “Delegazione Amministrativa”.

Con tale provvedimento, infatti, la Regione ha individuato la “Rete Idraulica Primaria” di propria competenza, affidando tutto il rimanente reticolo di corsi d’acqua pubblici, anche di 3° e 2° categoria, ai Consorzi di Bonifica competenti nel territorio e precisamente:

  • progno Squaranto
  • progno Mezzane
  • sistema Fiumicello Rio di Roncà – Gambellara
  • fiume Retrone (parte)
  • roggia Dioma
  • fiume Bacchiglioncello
  • torrente Refosco
  • fiume Tribollo
  • torrente Boldoro
  • torrente Gogna
  • torrente Igna

Per uno sviluppo complessivo pari a 79,4 Km.

L’elevata variabilità geofisica del comprensorio determina la presenza di diverse situazioni idrauliche. Nella parte collinare sono preponderanti gli alvei a forte pendenza e con elevata suscettività erosiva; le aree pedecollinari e alcune aree di pianura invece sono caratterizzate da situazioni con alvei a moderata pendenza e con possibilità di scolo naturale; le aree pianeggianti con quote altimetriche particolarmente basse invece, sono caratterizzate da situazioni che richiedono la presenza di scoli di tipo meccanico o alternato.

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